Dal sito del Parco Fluviale
La zona di S. Anselmo è sicuramente una delle aree più preziose del Parco in quanto la varietà d’ambienti, dalle numerose risorgive alle radure e alle aree boscate, residue dell’antico bosco planiziale, creano numerosi habitat ideali per molte specie. Tra queste meritano segnalazione gli anfibi, come tritone crestato e tritone punteggiato (per i quali sono necessarie ulteriori ricerche), rana dalmatina, rana temporaria, raganella e rospo smeraldino.
Anche per i lepidotteri l’area si rivela ricca e diversificata. Tra le varie specie emergono Limenitis camilla, Minois dryas e soprattutto Maculinea arion, ritrovata in alcune radure all’interno del bosco di S. Anselmo. Si tratta di una specie xero-termofila con un ciclo biologico altamente specializzato; infatti lo sviluppo larvale deve avvenire all’interno di colonie della formica Myrmica sabuleti (o, in minor misura, di Myrmica scabrinodis). Questa farfalla merita una particolare attenzione in quanto è protetta secondo l’allegato IV della Direttiva habitat (92/43/CEE) come specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa e secondo l’allegato II della convenzione di Berna come specie faunistica assolutamente protetta.
Probabimente estintasi nell’area è invece la testuggine palustre (Emys orbicularis), per la quale non si hanno più segnalazioni dopo gli anni ’50 del XX secolo.
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